giovedì 12 gennaio 2012

I gatti non sono come gli altri animali.

Sono tante le differenze tra i gatti e gli altri animali. Tutti i felini, da quello grande e  selvatico a  quello domestico di piccola taglia, hanno delle caratteristiche in comune. Gli scienziati sostengono che la specie si è evoluta circa 40 milioni di anni fa da un animale simile alla donnola. Per fare un paragone, l'uomo erectus, il primo essere umano, si è evoluto circa 1, 8 milioni di anni fa!
Le prime notizie certe di gatti addomesticati risalgono, si sa, al popolo egiziano che abitava nella zona dell'Alto Egitto sul Nilo. Questi primi gatti domestici erano consideratissimi perché cacciavano i piccoli roditori e serpenti che infestavano e danneggiavano il grano che era la principale fonte di alimentazione degli egiziani.  Per la loro efficacia nella lotta ai topi erano praticamente adorati.
Quando gli esseri umani e i gatti si sono finalmente "capiti" e le reciproche paure sono scomparse,  si è sviluppato un rapporto più forte e più stretto tra loro. Il popolo egiziano era impressionato dalla agilità del gatto, dalle sua capacità fisiche e le doti di cacciatori. Dall'altro lato, i gatti godevano di un rifugio sicuro e cibo senza tanta fatica. Inoltre, gli egiziani erano rimasti affascinati dalla capacità del gatto di vedere al buio.
La loro utilità nella caccia ai roditori fece si che potessero viaggiare nelle navi che trasportavano grano sul Nilo e, grazie a questa loro posizione "sociale" favorevole, si moltiplicarono facilmente in tutta la regione del Nilo. Era vietato far del male o uccidere i gatti. Gli egiziani cominciarono a chiamare i gatti Mau (parola che ricorda il suono del miagolio), in seguito questo nome fu sostituito da Urchat ed una dea gatta fu presto creata con il nome di Pasht. Molti dei nomi utilizzati oggi per i gatti derivano dall'egiziano antico.
I Romani continuarono ad addomesticare i gatti, perché apprezzati come cacciatori. Questo ha permesso la diffusione del gatto in tutto l'Impero Romano. La caduta di Roma segnò l'inizio di un periodo davvero difficile per i felini: i gatti, e soprattutto quelli neri, erano considerati come creazioni male e furono associati alla stregoneria tanto da essere perseguitati ed uccisi.
Tipicamente, i gatti sono completamente indipendenti, ma possono  vivere in famiglie (non si tirano certo indietro a far la bella vita!) e gruppi. Mentre i cani hanno bisogno di stare con le persone e richiedono attenzione da parte di persone, i gatti possono vivere benissimo senza di noi (per lo meno quelli randagi). 
Ad alcune persone non piace il comportamento felino e preferiscono, come animale domestico il cane. Ma gli amanti dei gatti spesso li amano proprio per la loro indipendenza e il loro comportamento a volte indifferente. 
La fondamentale differenza tra un cane e un gatto è che il primo lo puoi addestrare mentre il secondo addestra il suo padrone. Molti esperti ritengono che i gatti si lasciano addestrare solo se vogliono fare quello che gli chiedi altrimenti non ci si riuscirà mai.
Un'altra differenza tra gatti e altri animali è la loro agilità, equilibrio e forza. I felini possono saltare tre volte la loro altezza - qualcosa che noi umani (io sicuramente...) non possiamo fare. Sicuramente avrete sentito il vecchio detto che un gatto ha sette vite ( negli Stati Uniti ne han addirittura 9!), ciò deriva dalla capacità del gatto di evitare danni fisici gravi. Così, non sorprende che i felini siano spesso in grado di cavarsela in caso di incidenti.

domenica 1 gennaio 2012

Capodanno, aiuto!

Questo è l'annuncio pubblicato su facebook dagli "acchiappanimali":



"L'80% dei casi di smarrimento che stiamo seguendo in questi giorni sono conseguenza dello spavento causato agli animali dai botti.
I botti sono colpevoli ogni anno della morte di migliaia di animali per stress, spaventi, incidenti e assideramento. La sensibilità uditiva degli animali è talmente sviluppata, che il rumore provocato dallo scoppio dei fuochi artificiali e dei petardi gli causa un vero e proprio dolore. Cani, gatti, uccelli, animali selvatici scappano in preda al panico, sono disorientati, si divincolano o muoiono d’infarto.
Molto spesso, inoltre, muoiono assiderati dal freddo, nell’impossibilità di ritrovare il proprio riparo. Gli uccelli schizzano fuori dai nidi per lo spavento e urtano contro alberi o edifici rischiando di ferirsi e di morire. Le fughe degli animali hanno, spesso, conseguenze anche per l’uomo.
E allora fai come noi, brinda alla vita!...perchè il Capodanno sia un giorno di festa per tutti, animali compresi! "
Questi, invece, sono i miei gatti durante il "bombardamento" di mezzanotte. Questi poveretti si sono rintanati sotto la trapunta per la paura.

Torino, Milano, Palermo, Bari, Venezia e altre città hanno proibito i botti, non credo che questo possa azzerare il divertimento di capodanno, sicuramente fa bene ai nostri animali (e alle tasche dei Comuni che mandano in fumo migliaia di euro).