sabato 18 agosto 2012

Quanto tempo!

E' molto tempo che non scrivo sul mio blog,
principalmente dovuto alla mancanza di feedback dai lettori perchè probabilmente di lettori non ce ne sono... Se Manzoni ne contava 25 ne "I Promessi Sposi" io nemmeno quelli, comunque non ero nemmeno molto ispirata.

Oggi ho deciso di scrivere pensando alla felicità dei miei gatti quando sono al mare dove hanno un pezzo di giardino dove poter correre, scavare e, putroppo, cacciare...
Questi poveri gatti ma non solo loro ovviamente, sono costretti a vivere per 10-11 mesi all'anno all'interno di 4 mura, se sono fortunati hanno un terrazzino di pochi metri quadri dove cercano un minimo contatto con la natura annusando piante, fiori, scavando nei vasi.
Li vedo che si annoiano perchè non c'è molto che attiri il loro interesse e, salvo, qualche inseguimento serale in casa non hanno molto da fare.
Qui al mare vedi la loro "espressione" felice, chiacchierano di più con noi (Rocco quest anno mi stupisce per la chiacchiera), camminano tra l'erba attenti a ogni insetto che osi muoversi nei dintorni, inseguono i poveri passerotti che raccolgono al volo le briciole che lasciamo apposta in giardino per loro, e scavano, scavano e scavano: quasi quasi gli lascio paletta e secchiello!
La sera è una battaglia per riportarli in casa (non vogliamo lasciarli fuori la sera per paura che scavalchino la recinzione) e devo invogliarli con il suono dei croccantini o di qualche altro premietto.
Tra una settimana finiscono le ferie... mi dispiace più per loro che per me.
giovedì 12 gennaio 2012

I gatti non sono come gli altri animali.

Sono tante le differenze tra i gatti e gli altri animali. Tutti i felini, da quello grande e  selvatico a  quello domestico di piccola taglia, hanno delle caratteristiche in comune. Gli scienziati sostengono che la specie si è evoluta circa 40 milioni di anni fa da un animale simile alla donnola. Per fare un paragone, l'uomo erectus, il primo essere umano, si è evoluto circa 1, 8 milioni di anni fa!
Le prime notizie certe di gatti addomesticati risalgono, si sa, al popolo egiziano che abitava nella zona dell'Alto Egitto sul Nilo. Questi primi gatti domestici erano consideratissimi perché cacciavano i piccoli roditori e serpenti che infestavano e danneggiavano il grano che era la principale fonte di alimentazione degli egiziani.  Per la loro efficacia nella lotta ai topi erano praticamente adorati.
Quando gli esseri umani e i gatti si sono finalmente "capiti" e le reciproche paure sono scomparse,  si è sviluppato un rapporto più forte e più stretto tra loro. Il popolo egiziano era impressionato dalla agilità del gatto, dalle sua capacità fisiche e le doti di cacciatori. Dall'altro lato, i gatti godevano di un rifugio sicuro e cibo senza tanta fatica. Inoltre, gli egiziani erano rimasti affascinati dalla capacità del gatto di vedere al buio.
La loro utilità nella caccia ai roditori fece si che potessero viaggiare nelle navi che trasportavano grano sul Nilo e, grazie a questa loro posizione "sociale" favorevole, si moltiplicarono facilmente in tutta la regione del Nilo. Era vietato far del male o uccidere i gatti. Gli egiziani cominciarono a chiamare i gatti Mau (parola che ricorda il suono del miagolio), in seguito questo nome fu sostituito da Urchat ed una dea gatta fu presto creata con il nome di Pasht. Molti dei nomi utilizzati oggi per i gatti derivano dall'egiziano antico.
I Romani continuarono ad addomesticare i gatti, perché apprezzati come cacciatori. Questo ha permesso la diffusione del gatto in tutto l'Impero Romano. La caduta di Roma segnò l'inizio di un periodo davvero difficile per i felini: i gatti, e soprattutto quelli neri, erano considerati come creazioni male e furono associati alla stregoneria tanto da essere perseguitati ed uccisi.
Tipicamente, i gatti sono completamente indipendenti, ma possono  vivere in famiglie (non si tirano certo indietro a far la bella vita!) e gruppi. Mentre i cani hanno bisogno di stare con le persone e richiedono attenzione da parte di persone, i gatti possono vivere benissimo senza di noi (per lo meno quelli randagi). 
Ad alcune persone non piace il comportamento felino e preferiscono, come animale domestico il cane. Ma gli amanti dei gatti spesso li amano proprio per la loro indipendenza e il loro comportamento a volte indifferente. 
La fondamentale differenza tra un cane e un gatto è che il primo lo puoi addestrare mentre il secondo addestra il suo padrone. Molti esperti ritengono che i gatti si lasciano addestrare solo se vogliono fare quello che gli chiedi altrimenti non ci si riuscirà mai.
Un'altra differenza tra gatti e altri animali è la loro agilità, equilibrio e forza. I felini possono saltare tre volte la loro altezza - qualcosa che noi umani (io sicuramente...) non possiamo fare. Sicuramente avrete sentito il vecchio detto che un gatto ha sette vite ( negli Stati Uniti ne han addirittura 9!), ciò deriva dalla capacità del gatto di evitare danni fisici gravi. Così, non sorprende che i felini siano spesso in grado di cavarsela in caso di incidenti.

domenica 1 gennaio 2012

Capodanno, aiuto!

Questo è l'annuncio pubblicato su facebook dagli "acchiappanimali":



"L'80% dei casi di smarrimento che stiamo seguendo in questi giorni sono conseguenza dello spavento causato agli animali dai botti.
I botti sono colpevoli ogni anno della morte di migliaia di animali per stress, spaventi, incidenti e assideramento. La sensibilità uditiva degli animali è talmente sviluppata, che il rumore provocato dallo scoppio dei fuochi artificiali e dei petardi gli causa un vero e proprio dolore. Cani, gatti, uccelli, animali selvatici scappano in preda al panico, sono disorientati, si divincolano o muoiono d’infarto.
Molto spesso, inoltre, muoiono assiderati dal freddo, nell’impossibilità di ritrovare il proprio riparo. Gli uccelli schizzano fuori dai nidi per lo spavento e urtano contro alberi o edifici rischiando di ferirsi e di morire. Le fughe degli animali hanno, spesso, conseguenze anche per l’uomo.
E allora fai come noi, brinda alla vita!...perchè il Capodanno sia un giorno di festa per tutti, animali compresi! "
Questi, invece, sono i miei gatti durante il "bombardamento" di mezzanotte. Questi poveretti si sono rintanati sotto la trapunta per la paura.

Torino, Milano, Palermo, Bari, Venezia e altre città hanno proibito i botti, non credo che questo possa azzerare il divertimento di capodanno, sicuramente fa bene ai nostri animali (e alle tasche dei Comuni che mandano in fumo migliaia di euro).

giovedì 22 dicembre 2011

e adesso non lo mollano più!

Ed è successo. Ora il tiragraffi che tanto disdegnavano è diventato il parco giochi ufficiale per i miei gatti.

Rocco, in particolar modo, ci passa moltissimo tempo e devo dire che effettivamente gioca molto di più rispetto a prima che arrivasse il "trespolo".
E' anche un po' egoista perchè Mina ci può salire solo quando non c'è lui (almeno per ora).

Ora dovrò spostarlo in soggiorno spero "apprezzeranno" il cambiamento.
L'unica cosa è che non lo usano per farsi le unghie ma ho prontamente "riparato" attaccando un tiragraffi in cartone con "elisir" di valeriana al muro con un po' di biadesivo che oltre ad essere usato per le unghie viene pure mangiato (bah saranno sempre fibre!)

Per la verità ho provato ad attirarli inizialmente con i croccantini che Rocco ha fatto fuori velocemente, poi ho feromonizzato ma la vera soluzione è stata... un nastrino. Giocando con Rocco con il nastrino sul trespolo ha imparato che è li proprio per loro e diventa matto.

Non posso che consigliare l'acquisto di un "trespolo" a chi ha dei gatti, magari un po' più grande se avete dei gatti adulti altrimenti non riescono a muoversi benissimo (belli quelli che arrivano al soffitto!). Trovate tutto nel sito di zooplus.